Due chiacchiere con il cantante, producer e vocal coach Luis Navarro, che prossimamente sarà impegnato in diversi progetti tutti da scoprire.


Ciao Luis. Ultimamente hai lanciato Amor Prohibido, la canzone con Arianna Scialla. Com’è nata la collaborazione tra di voi?

Parallelamente alla mia attività di cantante, sono anche un produttore musicale e un vocal coach; spesso mi capita di scoprire giovani emergenti, che poi hanno il loro percorso artistico. Ad esempio, lo scorso anno Greta Giordano, una ragazza che seguo ancora, è stata finalista a The Voice of Italy su Raidue. Insomma, scrivo brani e produco giovani emergenti. Arianna Scialla fa parte di questi artisti e si sta dedicando prettamente alla musica partenopea. Il mio intento principale è quello di darle una mano ad emergere nel campo musicale. Sto facendo lo stesso con Veronica Di Nocera, visto che da poco abbiamo realizzato il videoclip di Punta Cana, la sua nuova canzone. Lei è una cantautrice che scrive tanto sui temi sociali e lo fa attraverso la musica indie”.

Immagino tu abbia fatto anche degli studi appositi di musica…

Sì. A parte l’essere un vocal coach, sono anche un pianista e un produttore musicale, con una laurea in giurisprudenza tra l’altro”.

Quando è nata la tua passione per la musica?

Molto presto, all’età di sei anni, ossia quando mi sono avvicinato allo studio del pianoforte. Quando ho scoperto di saper cantare, partecipando a piccole manifestazioni e concorsi vocali dove ho sempre vinto, mi sono reso conto che quello era un talento che avevo e dovevo coltivare. Da lì sono arrivate le prime soddisfazioni. Per prima cosa, nel 2002, ho partecipato a Domenica In, all’epoca condotto da Carlo Conti e Mara Venier. Ho sfruttato inoltre la mia immagine, facendo dei fotoromanzi sul Cioè. Nel 2008, invece, sono approdato un po’ alla corte di Maria De Filippi, con una sfida ad Amici. Ultimamente ho avuto, infine, l’onore di poter duettare con Viola Valentino, una diva degli anni ’80, ed ho scoperto una grande artista e persona. In questa esperienza c’era un altro amico e collega, Mirko Oliva, con cui due anni fa ho fondato il duo di musica dance The Moors. Noi tre abbiamo partecipato a diversi programmi: Il Caffè di Raiuno, Sabato italiano con Eleonora Daniela. Il nostro videoclip è stato proiettato anche a La Vita in diretta”.

So che ha anche prodotto l’ultima versione di Comprami..

Esatto. Si intitola Comprami 2018, una versione remix del brano più celebre di Viola. Lo scorso anno, ho potuto inoltre cantare in varie tappe del tour con Francesca Alotta, che ha vinto il Festival di Sanremo con Alejandro Baldi con il brano Non Amarmi”.

La tua musica principalmente è latina. Come mai questa scelta?

E’ una passione innata, ho sempre sentito scorrere nelle mie vene questo amore per le sonorità latino-americane. Mi viene spontaneo scrivere e comporre in lingua spagnola, pensando con quei ritmi. La musica latina mi ha dato negli anni tante soddisfazioni: diversi speaker radiofonici mi riconoscono il merito di essere stato il pioniere di questo genere musicale in Italia. I primi brani di musica reggaeton li ho scritti nel 2008/2009, quando nella nostra nazione non c’era ancora quell’ondata di musica latina che c’è adesso. Si conoscevano ancora pochi artisti, come Ricky Martin ed Enrique Iglesias. Tornando a noi, ho iniziato così a fare musica latina, fino a firmare un contratto con la X Energy per un singolo che si chiama El Amore Que io Querria, composto insieme a Gianpiero XP, un dj e speaker radiofonico italiano molto importante. Da lì ho creato varie hit, che hanno fatto parte di compilation molto importanti come Hit Mania Dance. Compilation vendute in migliaia di copie”.

Immagino che il lockdown abbia fatto saltare alcuni impegni presi in precedenza.

Beh, sì. Diciamo che trovo ispirazione nel contatto con le persone. Il dover stare in maniera forzata a casa ha spento la mia creatività. Molti brani che stavo scrivendo li ho dunque accantonati, finché non ho ripreso la mia vita. Ora ho dei progetti che voglio portare avanti, come la collaborazione con Mauricio Rivera, artista sudamericano colombiano con cui ho scritto un brano, che a parer mio sarà molto forte anche per il mercato italiano. Inoltre, io ed Emanuela Tittocchia stavamo lavorando ad un nuovo brano, che doveva uscire questa estate, ma ci abbiamo rinunciato in attesa di tempi migliori. Con lei, si era pensato inoltre di fare qualche concerto insieme, ma per ora c’è questo progetto della canzone, che non ha ancora un titolo, ma che sicuramente sarà contraddistinta dai ritmi latini”.

Ci sono stati dei cantanti di riferimento che hanno ispirato la tua produzione artistica?

Sono sempre stato ispirato nella vita da Ricky Martin, per la musica latina, e Michael Jackson per quella pop-dance. Tuttavia, sono un appassionato di Marc Anthony, Gloria Estefan, che ritengo abbiano scritto la storia della musica latina”.

So che sei stato impegnato in uno spettacolo, intitolato Perché Sanremo è Sanremo. Mi viene da chiederti, dato che ti piace anche la storia della canzone italiana, se parteciperesti mai al Festival.

Per chi nasce in Italia, Sanremo rappresenta il palcoscenico più importante della musica. Diciamo che il Festival rappresenta un sogno, che però io non inseguo. Se un giorno dovesse arrivare, ne sarò molto contento. Però sono felice anche così. In linea di massima, è un sogno per tutti i cantanti che lavorano in Italia”.

A proposito di sogni, qual è quello professionale che vorresti raggiungere?

In un futuro prossimo sarò protagonista di un nuovo progetto radiofonico come speaker. Un sogno nel cassetto che ho è quello di poter approdare al Festival di Viña del Mar, che è quello più importante della musica latina. E’ una cosa che mi piacerebbe davvero tanto fare. E’ difficile perché è un po’ come Sanremo in Italia. Ci sono delle selezioni. Non ho mai pensato di partecipare perché non mi sentivo pronto. Ora che sono alla soglia dei 30 anni penso di avere l’esperienza giusta per poter iniziare a intraprendere questo percorso. Magari mi si potranno aprire le porte anche grazie alla collaborazione, di cui ti parlavo, con Mauricio Rivera. Potrei presentarmi in coppia, chissà”.

Ti faccio un’ultima domanda sulla tua attività di vocal coach. Immagino ti piaccia perfezionare e scoprire nuovi talenti, no?

Assolutamente sì. Ho da sempre avuto questa voglia di dare una mano ai giovani talenti perché, per quanto mi riguarda, nessuno mi ha mai teso la mano o dato suggerimenti per potermi migliorare. Ho studiato per conto mio e, quando vedo che ci sono in giro dei talenti che hanno bisogno di aiuto e di consigli, sono sempre propenso ad attivarmi per darglieli. I giovani sono il futuro di questo paese e del mondo. Aiutare i giovani è un dovere che mi sono preposto nella vita”.